Due o tre cose sul pubblico delle mostre
Una recente indagine realizzata dalla Fondazione Fitzcarraldo sul pubblico delle mostre a Torino e in Piemonte nel 2001 ha fornito una serie di indicazioni relativamente al profilo del pubblico e alle modalità di fruizione di quella particolare esperienza culturale che è la visita ad una mostra temporanea. I risultati si riferiscono a sei eventi culturali disseminati nel territorio piemontese in diversi periodi dell'anno. Si tratta di un numero di casi ovviamente non esaustivo delle tante ed eterogenee mostre presenti nel territorio regionale, ma le indicazioni emerse permettono ragionamenti di carattere generale e consentono di delineare alcune caratteristiche in relazione alle modalità di fruizione e alle motivazioni che ne sono alla base.
Non voglio, in questa sede, soffermarmi troppo sulle caratteristiche socio-demografiche del pubblico in quanto i risultati ne restituiscono un profilo i cui tratti non si discostano da quelli emersi in molte altre precedenti analisi. Sinteticamente si può dire che l'analisi sulle variabili socio-demografiche del pubblico delle mostre ci offre un profilo di consumatori molto ben definito dal punto di vista di tali descrittori. Il livello di istruzione sembra la variabile con il maggior potere esplicativo dei comportamenti di consumo culturale.
