Osservare la cultura. Nascita, ruolo e prospettive degli Osservatori culturali in Italia
Si tratta del primo libro pubblicato in Italia sugli Osservatori Culturali, che stanno assumendo, in un momento di contrazione delle risorse destinate alle attività della cultura, un ruolo sempre più rilevante.
Rispondono infatti all’esigenza delle istituzioni pubbliche di disporre di strumenti conoscitivi di supporto alle proprie scelte e indirizzano le strategie delle imprese; giocano un ruolo di mediazione critica tra la società, la comunità culturale e i decisori politici.
Osservare la Cultura tratta della nascita, dello sviluppo, delle funzioni degli Osservatori culturali italiani – la metà delle Regioni e Provincie Autonome prevedono oggi, anche sulla base di leggi di settore, la presenza di un osservatorio culturale – inquadrandoli nel contesto europeo.
Fenomeno relativamente recente, gli Osservatori culturali prendono origine nell’ultima parte del novecento, periodo in cui la cultura si trova ad affrontare nuove sfide legate alla crescente complessità e ai rapidi cambiamenti della società, alle trasformazioni che investono l’informazione, la conoscenza, le nuove tecnologie.
Il libro di Antonio Taormina, direttore dell’Osservatorio dello Spettacolo della Regione Emilia-Romagna, si avvale della prefazione di Patrizia Orsola Ghedini e del contributo di studiosi ed esperti, tra i quali: Fabrizio Maria Arosio, Roberto Calari, Luca Dal Pozzolo, Beatriz Garcia, Mercedes Giovinazzo, Michel Guérin, Péter Inkei, Cristina Ortega Nuere, Michele Trimarchi.