Paolo Grassi e la questione del pubblico
Paolo Grassi nella pubblicazione da lui curata "1947-1952 Cinque anni di vita del Piccolo Teatro della città di Milano", opuscolo di 12 pagine dense di preziose indicazioni, riguardo al tema dell'organizzazione del pubblico pone in rilievo le ragioni principali che hanno motivato le scelte operative nella ricerca e promozione di un 'nuovo' pubblico, nella sua diversificazione, nel cercarlo con iniziative mirate e fuori dai canali tradizionali. "[Si] è ritenuto che una Compagnia Stabile rendesse necessarie nuove forme di organizzazione locale del pubblico. L'afflusso degli spettatori non poteva essere rimesso, come nel caso delle compagnie viaggianti, alla spontanea curiosità di taluni strati della popolazione locale, sollecitati unicamente dalle informazioni pubblicate dalla stampa, e dalla pubblicità, e ciò per due esigenze: assicurare al teatro un sufficiente numero di repliche, una gestione - per quanto possibile - economica; aprire il dialogo tra pubblico e teatro, attirando agli spettacoli ceti e ambienti che finora ignoravano il teatro oppure lo avevano disertato.