Perchè essere i primi e i migliori non è sufficiente
(estratto dal libro Il computer invisibile)
Non sempre il successo arride a coloro che per primi commercializzano un prodotto, ne tantomeno a chi ne propone la migliore versione. Purtroppo la storia della tecnologia è costellata dai fallimenti di quelli che sono arrivati per primi. Come si chiamava il primo costruttore di automobili degli Stati Uniti? Era un certo Durya I, ma quasi nessuno lo ha mai sentito nominare.
La storia del fonografo è sintomatica. Venne inventato da Edison nel 1877 , e le prime macchine furono commercializzate a partire dal 1878 dalla Edison Speaking Phonograph Company. Nei primissimi anni riuscì persino a guadagnare qualcosa. Inizialmente, la tecnologia era rudimentale: le registrazioni venivano incise sulla stagnola, la macchina era delicata. Edison e i suoi rivali s'impegnarono nell'apportare una serie di migliorie tecnologiche, sostituendo la stagnola con la cera, i cilindri con i dischi, i meccanismi caricati a mano o a molla con piccoli motori elettrici, e così via.
La gente non sapeva bene a quale scopo utilizzare la macchina, e così inizialmente ne fece uso essenzialmente per dimostrazioni pubbliche (a pagamento). Secondo Edison, tali apparecchi avrebbero portato all'ufficio senza carta in cui le lettere venivano dettate e registrate sui cilindri, i quali sarebbero poi stati spediti al destinatario che li avrebbe infine ascoltati sulla propria macchina, senza bisogno di alcuna trascrizione. Cercò anche di inserire un piccolo fonografo all'interno di una bambola vendendola come giocattolo parlante. I possessori dei primi prototipi organizzavano feste in cui gli ospiti potevano registrare battute e giochi per poi divertirsi a riascoltarli. In seguito divennero popolari i discorsi e le canzoni pre-registrate, e alla fine fu questo l'utilizzo vincente.
In pratica il fonografo non si diffuse tra il grande pubblico che sul finire del decennio 1880, dopo che Chichester Bell e Charles Tainter avevano fondato una agguerrita società, la American Graphophone Company, nei cui apparecchi le registrazioni venivano incise su cilindri di cartone coperti da un sottile strato di cera, anziché sulla stagnola.